Celebrazioni e visite alle chiese: nessun cambiamento dopo il Decreto Natale

Celebrazioni e visite alle chiese: nessun cambiamento dopo il Decreto Natale

Il Decreto legge (n. 172, 18 dicembre 2020) con le nuove misure anti contagio da Covid-19 per il periodo natalizio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è in vigore da oggi, 19 dicembre.

Sono stati stabiliti per tutto il territorio nazionale zona rossa i giorni 24-27 dicembre, 31 dicembre – 3 gennaio e 5-6 gennaio, e zona arancione i giorni 28- 30 dicembre e 4 gennaio.

In Veneto, fino al 24 dicembre, rimane valida l’Ordinanza regionale pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Veneto con le limitazioni agli spostamenti dalle 14. Dal 24 l’ordinanza decadrà, a favore delle più restrittive norme nazionali.

Nella situazione disegnata dal Decreto-Legge non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni – come specifica anche una nota dell’ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei -: entrambe sono sempre consentite, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme.

Per maggiori delucidazioni sui comportamenti da tenere in questi giorni che precedono le festività, questa mattina il vicario per il coordinamento della Pastorale, mons. Mario Salviato, ha inviato una lettera a tutti i sacerdoti, nella quale ricorda le misure stabilite dal Decreto legge e sottolinea che:

  • i sacerdoti possono sempre circolare per motivi legati al loro ministero muniti di autocertificazione barrando la motivazione “comprovate esigenze lavorative”.
  • Le chiese, inoltre, possono rimanere aperte per le funzioni religiose dalle 5 alle 22.
  • Nei giorni di zona rossa, muniti di autocertificazione, i fedeli possono accedere alle funzioni religiose e alle confessioni all’interno del proprio comune. Nei giorni di zona arancione l’autocertificazione serve solo per spostarsi fuori dal comune.
  • Per i fedeli di una parrocchia distribuita su più comuni, e per coloro che debbono prestare servizio nelle celebrazioni, e provengono da un comune diverso, è possibile spostarsi muniti di autocertificazione indicando nella motivazione: “Situazione di necessità-motivi religiosi”.

 

I Vescovi italiano esortano – sottolinea la nota Cei -, soprattutto in queste giornate, a non dimenticare e ad accompagnare tutte le persone, che comunicano le loro fatiche, le loro speranze, chiedendo preghiere e aiuti materiali e spirituali. “Nel silenzio delle tante ferite che incidono profondamente sul corpo, nell’anima e nello spirito, sappiamo per fede che sta per fare capolino la voce dell’angelo, che porterà la notizia attesa da sempre: Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”.